
Premessa.
La Posta in Gioco continua a confrontarsi con i “monumenti” da cui è circondata e a trarne suggestioni, da concretizzare in progetti.
In questo 2023 abbiamo scelto d’impegnarci nel confronto, indifferibile per un’associazione votata al mondo della vocalità, con una straordinaria artista cui guardiamo da sempre con la massima ammirazione per la sua carriera internazionale e per la generosità delle sue scelte esistenziali, Toti Dal Monte.
A cadenzare questa idea progettuale sono tre date: il 27 giugno del 1893 quando nasce a Mogliano Veneto la nostra Diva, il primo luglio del 1903 quando nasce a Venezia Carlo Polacco e il 22 settembre 1943, giorno in cui Toti Dal Monte accoglie il musicista veneziano a Barbisanello. I due artisti rimarranno a Villa Toti fino alla fine del 1944, quando il perscrutare del comando tedesco arrivò in questa frazione di Pieve di Soligo, terra natale del suo amatissimo padre Amilcare Meneghel.
In questo periodo poniamo attenzione su di un’altra data, il 26 gennaio 1975 quando si spegne Toti Dal Monte; in quel giorno di gennaio alla tristezza per la morte della grande artista si aggiunse purtroppo il ricordo, ancora vivo nella comunità pievigina dell’eccidio di sei giovani partigiani, trucidati dalla Decima Mas davanti al muro del cimitero di Pieve di Soligo, il 26 gennaio del 1945.
