Marino Benedetti
Graphic & Web designer

 

“Guarda sempre l’orizzonte,
ad ogni curva cambierà.”

Roberto Cescon

Non rinnego niente. Ogni cosa resta al suo posto. Ma dopo qualche decennio di ubriacatura digitale di raster, vettori, modelli 3D, vrml, html, xml, asp, php, js, css, un bel giorno scopro in un cassetto una bella matitona grassa, nuova di zecca. Non ricordo dove l’ho presa, forse durante qualche viaggio. Trovo un temperamatite con il buco grosso e faccio la punta alla matitona. Prendo un pezzo di carta e ci traccio una linea. La punta è morbida, la linea si stende dolcemente sulla superficie del foglio; è sensuale. Riprovo una sensazione un po’ dimenticata, come mangiare un buon cibo che non si assaggia da molto tempo. E allora giù a scarabocchiare, a riempire fogli, per riassaporare questa sensazione e per verificare se le mani sanno ancora obbedire al cervello. Quelli  iniziati all’arte della grafica con strumenti analogici (quando la grafica era un’arte), capiranno.

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Il mondo si evolve.

Quando la grafica era un’arte,
OH YEAH.
Quando si usavano stecca e tiralinee,
OH YEAH.
Quando gli esecutivi si facevano a mano,
OH YEAH.
Quando lavoravi per una settimana e poi buttavi via tutto,
OH YEAH.

Quando sapevi i nomi di tutti i caratteri a memoria,
OH YEAH.
Quando si facevano i layout con i pannarelli ed era come dipingere un quadro,
OH YEAH.
Quando per incollare i bozzetti si usava la colla,
OH YEAH..
Quando gli art director giravano con il portamine Caran d’Ache nel taschino,
OH YEAH.
Quando fare il grafico era una mestiere ben pagato,
OH YEAH,
OH YEAH,
OH YEAH.